giovedì 15 dicembre 2011

Genitori, bambini e altri animali selvaggi

Oltre alle letture alle varie classi, abbiamo iniziato anche - ahimè - con le letture per il pubblico aperto. Le mie aspettative al riguardo erano: niente panico. Ho un paracadute. Se proprio va male, salto giù dalla finestra.
Insomma, ero terrorizzata. Per fortuna, la situazione è stata molto meglio del previsto... Ma qualche bambino o genitore di cui raccontarvi l'abbiamo trovato ugualmente!

Bimbo scimmia

Caratteristiche: Animale in fase di addomesticamento. Adora arrampicarsi. Gambe e braccia altrui sono terreno particolarmente proficuo per le sue scorribande, ma non disdegna nemmeno i libri. E' divenuto recentemente consapevole di possedere un organo prensile posto all'estremità del suo arto superiore, con il quale, oltre ad afferrare gli oggetti, può anche indicarli.

Istruzioni per l'uso: Nel corso di una lettura, bimbo scimmia si alzerà di scatto scavalcando tutti i poveri bambini nelle sue vicinanze, cercando di sottrarvi il libro e urlando  in modo assordante "un elefante, un elefante!", indicando con il dito il soggetto in questione, casomai non l'aveste notato. Se non ci fossero madri, nonne o insegnanti fornite di attrezzature adeguate (un guinzaglio, ad esempio) per tenere a bada il piccolo, non preoccupatevi, i bambini gatto (vedi paragrafo successivo) troveranno il modo per rimetterlo al suo posto, legandolo alla sedia, se necessario.

Bambini gatto

Caratteristiche: Avete mai visto un gatto davanti a una partita di ping pong? Non riesce a staccare gli occhi dalla pallina. La segue a destra e a sinistra con la testa. Se non fosse così elegantemente felino, aprirebbe leggermente la boccuccia, sporgendosi in avanti, come fanno i bambini attenti di fronte a una bella storia.
I bambini in questione sono la più grande soddisfazione di ogni lettore. Non perdono una sola sillaba e alla fine di ogni storia urlano "Ancora!".

Istruzioni per l'uso: Procuratevi un bel libro e godetevi la scena.


Mamme qua-qua

Caratteristiche: Avete presente quelle bambine che in classe si siedono sempre vicine, trascorrono la ricreazione insieme, frequentano insieme il corso di danza classica e naturalmente anche quello di chitarra, chiacchierano ininterrottamente per tutta la giornata e, in definitiva, sono delle mini gossip girl in erba?
Sì, sono proprio loro. Anzi, no: sono la loro evoluzione.
Arrivano alle letture insieme ai loro pargoli, li sistemano sul tappetino... E si allontanano il più possibile, con la scusa che non c'è posto e non ci sono più sedie (sono disposte a mangiarsele, le sedie, pur di scappare). Si sistemano appena fuori dalla porta o dietro uno scaffale, convinte che "occhio non vede... Orecchio non sente" e se la chiacchierano alla grande, incuranti della rivoluzione scatenata dal loro bimbo scimmia.

Istruzioni per l'uso: Siamo ancora in fase di studio del fenomeno. Ci è stato consigliato l'utilizzo del sistema "patti chiari, sopravvivenza lunga", ma onestamente non abbiamo ancora avuto modo di verificarne la veridicità. Vi aggiorneremo appena ne avremo modo!
Per ora possiamo solo ringraziare i solleciti bibliotecari che spesso e volentieri sono accorsi in nostro aiuto.*


Wof

Caratteristiche: Arrivano lì con una faccia che dice già tutto. Ascoltano con aria disinteressata... Nel migliore dei casi. Nel peggiore, iniziano a sbuffare e a guardarvi con aria torva. Sembrano chiedervi "Ma perché ce l'hai con me? Perché devi farmi questo?".
Quando i loro figlioletti, alla fine di un bel libro, acclamano in coro il bis, i Wof guardano l'orologio, tamburellano con le dita su qualunque superficie piana a loro portata, pestano i piedi. Credo che potrebbero persino buttarsi a terra battendo i pugni, dopo la settima storia, ma non ho mai avuto il coraggio di verificarlo.

Istruzioni per l'uso: Finché si limitano a tamburellare con le dita, ignorateli pure. Quando iniziano a tossicchiare, scatarrare, dare pugni al muro, afferrare oggetti contundenti e manifestare altri atteggiamenti minacciosi, forse è il caso di buttare un occhio all'orologio e - se è già trascorso un lasso di tempo ragionevole - tagliare corto. Meglio non correre rischi.


L'orsetto 

Caratteristiche: Esso non è un bambino né un genitore. Non è neppure necessariamente un orsetto. E' un qualunque oggetto catalizzatore dell'attenzione dei bambini. A volte può essere anche solo un sacchetto, un mestolo da cucina (non chiedetevi cosa ci faccia un mestolo da cucina in biblioteca) o il vostro piede.

Istruzioni per l'uso: Può essere un vero salvavita in certe occasioni, soprattutto prima che inizino le letture, quando i bambini attendono impazienti l'inizio del racconto. Purtroppo, in seguito, può diventare un piccolo problema, se distrae l'attenzione o, peggio ancora, se i discoli vogliono fuggire con l'oggetto in questione alla fine della lettura.
Non fatevi troppi problemi a nasconderlo, sequestrarlo o eliminarlo, se necessario.
Evitate di tagliarvi un piede, ecco. Un po' di buonsenso anche voi, però!





*Ne approfitto perché è da un po' che penso di scriverlo e non si è mai presentata l'occasione: grazie di cuore a tutti i bibliotecari periferici, che ci hanno accolte a braccia aperte, coccolate, stra-viziate e aiutate con le nostre prime letture e - bisogna ammetterlo - anche con tutte le difficoltà iniziali!

    1 commento:

    1. Psico-antropologia di utenti di biblioteca in fase schizofrenica pre-natalizia con onnivoro e ubiquo desiderio di partecipare alle letture...

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