giovedì 26 gennaio 2012

Disgrazie in corso - ED. SPECIALE VILLAZZANO

E' un dato di fatto ormai assodato che il senso dell'orientamento non era in dotazione con il kit da bibliotechina.
Se ci troviamo ad un bivio, state pur certi che sceglieremo la strada sbagliata. Se ci troviamo in un senso unico e non ci sono altre direzioni  possibili, scenderemo alla fermata dell'autobus sbagliata. Se siamo a piedi e non c'è proprio possibilità di equivoco, tireremo avanti dritto per 2 km prima di renderci conto di aver già superato la biblioteca da un pezzo.
Tuttavia, con Villazzano ce la caviamo particolarmente male.

PRIMO VIAGGIO
Con tutta la nostra grazia abituale, siamo scese alla fermata sbagliata, of course. (Per ulteriori dettagli, vedi Autobus, treni e graziosi mezzi pubblici. Part II)

SECONDO VIAGGIO
Prendiamo l'autobus numero 3 e rimaniamo vagamente perplesse nel vedere che fa un giro diverso da quello che ricordavamo, tuttavia senza darci troppo peso, ci godiamo il viaggio.
A un tratto, l'autobus si ferma. Eppure, non c'è nessuno in attesa di salire o scendere. Siamo rimaste solo noi e dal posto di guida giunge l'urlo - drammatico - Capolinea.
Ma com'è possibile? Siamo ancora a Madonna Bianca! Scendiamo e dinnanzi a noi troviamo la scritta "Villazzano 3". Che significa tutto ciò? Che razza di scherzo è mai questo? E, soprattutto, dov'è Villazzano 2?
Cerchiamo la biblioteca. Prima in salita. Poi in discesa. Poi dietro. Ma Villazzano non c'è.
Infine troviamo una fermata dell'autobus (solo qualche chilometro più in là, eh, tranquilli!), saliamo sul primo mezzo che intravediamo all'orizzonte e preghiamo in tutte le lingue del mondo che porti nel posto giusto.
Arriviamo nuovamente alla fermata sbagliata di cui sopra.

TERZO VIAGGIO
Questa volta abbiamo studiato accuratamente l'autobus da prendere, gli orari, il percorso e la fermata giusta.
L'autobus dovrebbe arrivare alle 7.42, ma per non correre alcun genere di rischio ci troviamo alla fermata alle 7.30.

Ore 7.31 - Fermata dell'autobus: Ci affanniamo in direzione della fermata, trascinandoci dietro quintali di libri pesantissimi. Mentre siamo sul punto di raggiungerla, arriva l'autobus numero sei diretto a Villazzano (così c'è scritto sulle insegne luminose) e si ferma dinnanzi a noi. Valutiamo se salirvi oppure no e infine decidiamo di non rischiare, per paura che possa fare un giro alternativo rispetto a quello delle 7.42. Lo vediamo partire senza rammarico.

Ore 7.32 - Fermata dell'autobus: Arriva un secondo autobus numero sei diretto a Villazzano, sul quale si ammassano gli studenti delle superiori, spingendosi e saltando uno sull'altro. Ignoriamo pure questo autobus e aspettiamo ancora.

Ore 7.33 - Fermata dell'autobus: Arriva un altro autobus numero sei, questa volta diretto alle scuole Pascoli. Ci guardiamo perplesse e aspettiamo ancora.

Ore 7.40 - Fermata dell'autobus: Negli ultimi 7 minuti abbiamo visto marciare davanti ai nostri occhi una parata di autobus numero sei, con le scritte più varie: Enaip, C.F.P., Sopramonte (eh? Ma non era dall'altra parte?). Gli studenti si sono riversati all'interno di tutti quanti in modo aggressivo e minaccioso, come se ne andasse della loro vita.
Alla fine, stanche di aspettare, saliamo su un autobus a caso. Anche se scendessimo alla fermata sbagliata... Quanto sarà grande Villazzano?


Ore 7.56 - C.F.P.: Non sapevamo cosa/dove fosse il C.F.P., ora invece ne siamo fin troppo consapevoli. Scendiamo e iniziamo a cercare la biblioteca di Villazzano.
Ehi aspetta un attimo... ma quelli in fondo alla strada non sono i palazzoni di Madonna Bianca?
E che ci fanno a Villazzano?!?

Ore 8.21 - Villazzano "Chiesa": Dopo quasi mezz'ora di camminata in salita, sui tacchi, con borse piene di libri pesantissimi in spalla, arriviamo in cima alla strada e finalmente iniziamo a vedere un po' di case e di vita. Ci siamo! Siamo quasi arrivate.
Aspettate un attimo, io quella chiesa la conosco.
Incredibile ma vero, per la terza volta, ci ritroviamo alla fermata sbagliata.

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