La storia di un paese dove per poter parlare, bisogna comprare le parole. La storia di Philéas, innamorato di Cybelle, a cui vorrebbe poter dire "Ti amo", ma non dispone di abbastanza denaro per comprare parole così importanti.Una storia semplicissima, dai ritmi lenti, che riesce a trasmettere emozioni intense e grande tenerezza.
Lunedì sono arrivati i nuovi volontari, ansiosi di iniziare a lavorare e di lanciarsi in pieno in quest'avventura.
Chissà se anche loro si perderanno sugli autobus urbani. Chissà se anche loro gireranno la città sotto la pioggia trascinandosi dietro enormi pentoloni magici. Chissà se anche loro si faranno viziare dai colleghi periferici con dolci e cioccolatini.
Per questo mese ci saremo anche noi al loro fianco e cercheremo di condividere con loro un po' di quella saggezza che la biblioteca, i bibliotecari, (gli autobus urbani) e tutti i colleghi del Servizio Civile ci hanno trasmesso durante quest'anno. Insegneremo loro alcuni dei trucchi per sopravvivere agli scioperi dei mezzi pubblici imparati sulla nostra pelle; a gestire i bimbi-scimmia, immancabili ad ogni lettura; e, soprattutto, ad apprezzare la bellezza dei libri per bambini.
Siamo povere (abbiamo speso tutti i nostri stipendi in caramelle, da ingorde quali siamo), perciò l'unica eredità che possiamo lasciare ai giovani sono le nostre parole (almeno quelle, a differenza di Philéas, noi non dobbiamo comprarle, per cui possiamo spenderne in abbondanza) e un grandissimo, enorme...